La Federazione Italiana Giochi storici é l’unico organismo associativo presente in Italia, in grado di riunire e tutelare le città o Enti di vario genere, che organizzano manifestazioni storiche con l’utilizzo di equidi.
La Federazione ha partecipato ai lavori preparatori della Legge conosciuta come “Ordinanza Martini” e si é fatta parte diligente nel valorizzarne la conoscenza e nel sollecitarne il pieno rispetto verso i propri Associati.
Periodicamente le manifestazioni storiche, che utilizzano equidi, sono soggette ad attacchi discriminatori ed a provocazioni da parte di gruppi di “animalisti”, spesso guidati da parlamentari della Repubblica.
E’ veramente incredibile ed incomprensibile questo atteggiamento negativo questo “essere messi alla gogna” adottato dai media nazionali contro Organizzatori che rispettano le leggi dello Stato Italiano.
Forse come Federazione non abbiamo sufficiente forza per utilizzare la comunicazione a livello nazionale ma non siamo disposti ad accettare in silenzio divulgazioni vaneggianti e affermazioni assurde, false o tendenziose, certamente di parte ed interessate, che offendono e che annullano il concetto di democrazia.
E’ abbastanza ovvio che nessun Organizzatore di eventi storici possa pensare a situazioni di maltrattamento degli animali, ancor più gli equidi, che sono per tutti una ricchezza ed un patrimonio da usare, salvaguardare e non certo da abusare.
Abbiamo dato il nostro contributo per l’ordinanza Martini del 2009, poi ripetuta nel 2011 e nel 2013 e non intendiamo nel modo più assoluto difendere chi non ne rispetta le prescrizioni, ma con altrettanta forza affermiamo che é insensato chiedere di abolire l’uso del cavallo dalle Giostre storiche e relegarlo ad animale di compagnia alla stregua dei cani o gatti.
Ancor più assurdo é l’essere confrontati alle corride, dove la morte dell’animale è la normale conclusione.
Vogliamo poi ricordare che per chi alleva asini sono stati previsti contributi statali, altrimenti questi animali si sarebbero estinti, ed oggi trovano un utilizzo dinamico proprio nel corso di Palii o Giostre storiche che ne incentiva l’allevamento.
Il fenomeno rievocazioni storiche sviluppa una grandissima aggregazione, soprattutto tra le giovani generazioni (basta andare a vedere qualche rievocazione oppure pensare ai gruppi di musici, sbandieratori, balestrieri, arcieri, spadaccini, danzatori e, perché no, cavalieri), grande cultura (convegni, conferenze, ricerca e studio di costumi ed eventi passati, ricostruzione di ambienti, ecc.), nonché turismo e quindi introiti economici per il territorio di appartenenza; di particolare rilevanza proprio per i piccoli centri.
In una rievocazione di epoca romana, medioevale, rinascimentale o barocca non é possibile prescindere dall’uso del cavallo che é stato fondamentale compagno dell’uomo in tutte le attività fino al secolo scorso.
Premesso quindi il valore economico, oltre che sociale, delle Rievocazioni storiche, confermato da specifici studi di settore, occorre prendere atto che le più importanti manifestazioni rientrano nel patrimonio immateriale intangibile ed é per questo che ci auguriamo che la proposta di legge n. 3461 del 2010 dell’Onorevole Realacci, Presidente di Lega Ambiente, unificata con una proposta della Lega e firmata da oltre 100 deputati bipartizan, con titolo “Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei giochi storici”, venga al più presto approvata al fine di chiudere questi inutili e pretestuosi attacchi.